1. Come scegliere la stoffa: Aida o Lino/tessitura regolare?
Generalmente, si impara prima a fare il punto croce sull'aida e dopo si impara
a ricamare sul lino o altri tessuti a tessitura regolare. La maggior
parte delle persone che sa lavorare sul lino lo preferisce alla tela
aida. Come sempre, tuttavia, e' una questione di gusto personale.
Una stoffa a tessitura regolare e' qualsiasi stoffa che ha lo stesso
numero di fili per pollice in entrambe le direzioni (orizzontale e verticale).
I singoli fili possono non essere della stessa consistenza (lo si puo'
vedere nel lino), ma il numero di fili e' lo stesso.
La maggior parte dei tessuti a tessitura regolare non sono cosi' rigidi
come l'aida. Questo puo' essere un punto a favore o a sfavore, dipende
dalle preferenze. La differenza di rigidita' non e' di solito influente
quando la stoffa e' tenuta tesa da telai a rullo o a cornice.
Sull'aida si ricama una X per quadrato, mentre sul lino e sugli altri
tessuti a tessitura regolare si lavora generalmente su due fili. Questo
significa che un disegno su un lino "28 count" (28 fili per pollice
- 11 fili per cm.) o su aida "14 count" (14 quadrati per pollice - aida
55) ha la stessa dimensione.
Vedi la sezione 18. Ricamare su Lino e altre stoffe
a tessitura regolare per una spiegazione piu' dettagliata del ricamo
su due fili.
Le parti di croce (1/4 e 3/4) sono molto piu' facili da fare sui tessuti
a tessitura regolare. Sull'aida, l'ago deve bucare nel mezzo del piccolo
quadrato per completare il punto. Questo puo' essere reso più semplice
usando un ago di piccole dimensioni (numero 26 o 28). Sui tessuti a
tessitura regolare non è necessario alcun buco, poiché l'ago passa semplicemente
tra due fili.
Alcune persone trovano piu' facile vedere i buchi sul lino e altre stoffe
a tessitura regolare mentre ricamano, altre trovano più facile l'Aida.
Anche l'aspetto della stoffa nello sfondo puo' essere preso in considerazione
quando si sceglie la stoffa. Dovrebbero essere considerati sia l'aspetto
della superficie che il colore.
L'aida e' generalmente meno costosa. A prescindere dal tipo di stoffa
scelta per il lavoro, sarebbe bene scegliere sempre la miglior qualita'
che ci si puo' permettere.
Alcuni schemi suggeriscono che tipo e che colore di filato utilizzare.
Ci sono dei casi però in cui si preferisce selezionare da soli
il filato.
Considera la possibilita' di utilizzare i molti nuovi tipi di
filato che sono ora disponibili, come quelli metallizzati e le sete
tinte a mano. Tieni sempre in mente la destinazione finale di qualsiasi
cosa tu stia ricamando. Ad esempio, non usare una seta non resistente
al lavaggio su un bavagliolo per bambini.
Se e' un disegno geometrico o una immagine semplice senza ombreggiatura,
puoi sostituire i colori come preferisci. Una attenzione maggiore e'
richiesta per immagini complesse. Confronta i valori del vecchio
e del nuovo insieme di colori per assicurarti che siano gli stessi.
Puoi farlo guardando i fili attraverso vetro o cellophane rossi,
o fotocopiandoli in bianco e nero.
I punti di ricamo a fili contati dovrebbero essere fatti con un ago
da tappezzeria. Gli aghi da tappezzeria hanno le punte
spuntate e crune più larghe degli aghi da cucito. Le punte spuntate
evitano che l'ago fori i fili della stoffa.
Questi aghi sono disponibili in diverse misure. Un numero più alto indica
un ago più piccolo. Per il punto croce si utilizzano normalmente gli
aghi numero 22, 24, 26 o 28.
Una regola tradizionale dice che si dovrebbe utilizzare un ago 22 se
la stoffa è un 14 count (14 fori per pollice, ovvero circa 55 fori in
10 cm) o meno, un 24 o 26 se la stoffa è un 16-18 count (equivalente
all'aida 65-72), e un ago 28 se la stoffa è più fina di un 18 count.
La maggior parte della gente ignora questa regola e usa l'ago con cui
si trova meglio.
Anche la grossezza del filato e il numero di capi utilizzati può influenzare
la scelta della misura dell'ago.
La solita "regola" vige: trovate una misura che vi piace.
Tagliare la cimosa. Molte persone raccomandano di ricamare un progetto
in maniera tale che l'ordito vada dall'alto in basso, con la cimosa
a lato.
Tagliare la stoffa a misura per il progetto. Lasciare un eccesso di
3 o 4 pollici (dai 7,5 ai 10 cm) su ciascun lato.
Prelavare le stoffe molto scure o di colore rosso intenso per essere
sicuri che il colore non stinga. Risciacquare fino a quando l'acqua
è pulita. Ovviamente, questo non va fatto se sapete che la stoffa è
stata tinta con una tintura che non regge al lavaggio.
Se ci sono pieghe, assicurarsi che scompaiano. Risciacquare o stirare
la stoffa.
Preparare i bordi della stoffa per prevenire lo sfilacciamento.
La regola tradizionale dice: ricama sull'aida
con un telaio e ricama sul lino "in mano".
Alcune persone trovano piu' facile controllare la tensione della gugliata
con un metodo, altre si trovano meglio con un altro. La cosa piu' importante
da ricordare e' di usare quello con cui ci si trova meglio.
Vantaggi del ricamo "in mano":
Non ci si deve preoccupare di rovinare le crocette gia' fatte
o di lasciare segni sulla stoffa.
Il progetto e' piu' facilmente trasportabile, senza il peso e
l'ingombro dei telai.
Alcune persone amano sentire la stoffa tra le proprie mani; è
parte del piacere del ricamo.
Vantaggi del telaio:
Può tenere la stoffa ben tesa, per chi preferisce così; Può essere
utilizzato con la stoffa un pò morbida, per chi preferisce il sewing
method.
Una maggior porzione di stoffa è visibile, rispetto a quando viene
tenuta in mano.
La maggior parte dei telai puo' essere utilizzata con i sostegni
da tavolo o da terra. I sostegni permettono di ricamare a due mani,
dove una mano e' tenuta sopra e l'altra sotto il progetto. I telai
di buona qualita' sono a tutti gli effetti dei bei pezzi di arredamento,
e tengono in vista il lavoro corrente.
Anche le persone che hanno difficolta' a reggere i lavori per
lunghi periodi di tempo possono trovare utili i supporti, in quanto
li aiutano a evitare o ridurre gli effetti di tendiniti, artriti
e crampi.
Il filo dovrebbe essere tagliato ad una lunghezza di circa 18 o 20
pollici (45 o 50 cm), o il doppio se il filo sarà doppiato per il metodo
del cappio. Alcune persone utilizzano la lunghezza del braccio quando
devono fare il cappio.
I fili metallizzati, o comunque qualsiasi fibra con una superficie molto
ruvida, dovrebbero essere tagliati un po' più corti. Aiuta a prevenire
lo sfilacciamento.
Molte persone preferiscono dividere il filo nei diversi capi, per poi
ricombinarli. Questo e' noto come lo "stripping" del filato. C'è meno
attorcigliamento e annodamento, e le croci vengono piu' piatte. Per
separare un filo dagli altri, prendi la punta del filo tra il pollice
e l'indice. Tirare verso il basso tutti i fili rimanenti con l'altro
pollice e indice. Sembrerà che si formi un nodo. Bisogna avere fede.
Tutto riesce alla perfezione.
Il numero di capi di filato da utilizzare è, come molte cose nel punto
croce, aperto alle scelte personali. Tradizionalmente, una certa parte
della stoffa dovrebbe essere visibile. Comunque, alcune persone preferiscono
un aspetto pieno, ben coperto.
Alcune scelte comuni sono:
due o tre capi per stoffe con 14 punti per pollice (55 in 10 cm);
due capi per stoffe con 18 punti per pollice (70 in 10 cm);
tre o quattro capi per stoffe con 11 punti per pollice (44 in
10 cm).
Qual è la posizione giusta da cui partire?
Mentre il disegno deve essere necessariamente centrato, il punto dove
si inizia a ricamare è a scelta della ricamatrice.
Qui ci sono diverse scuole di pensiero.
Lasciare che sia il disegno stesso a suggerire il punto d'inizio.
Ogni disegno ha un suo punto migliore per iniziare.
Iniziare nel mezzo. Questo rende molto semplice assicurarsi che
ogni cosa sia centrata. Il centro del disegno è anche molto spesso
più interessante da ricamare.
Il punto d'inizio dipende dalla direzione in cui si ricama. Bisogna
cercare di trovarsi con l'ago che viene su con il minor numero possibile
di croci già fatte vicine, e va giù con il maggior numero possibile.
Per esempio, qualcuno che ricama cosi':
/////XXXX
dovrebbe iniziare nell'angolo superiore sinistro del disegno:
Qui una regola sicura: non annodare il filo. Un'eccezione
può essere fatta in casi speciali, come una croce isolata senza altri
punti vicini nel disegno.
I nodi possono creare irregolarità e protuberanze sul diritto
quando il lavoro è incorniciato.
I nodi possono intrappolare il filo mentre si ricama.
I nodi possono causare una tensione irregolare del filo e distorcere
la stoffa.
I nodi possono saltar fuori sul davanti del lavoro, specialmente
su una stoffa con tessitura rada.
I nodi sono più difficili da disfare se viene commesso un errore.
I nodi danno un aspetto disordinato al rovescio. Una buona regola
generale è che un dietro ordinato significa anche un davanti di
migliore aspetto.
Così, cosa si dovrebbe fare? Ci sono diversi metodi elencati qui sotto.
Molta gente ne usa più di uno, lasciando che siano le circostanze a
determinare la scelta.
Scorrimento
sotto i punti
Far scorrere il filo sotto 4 o 5 punti sul rovescio, se sono nelle
immediate vicinanze del punto dove si deve iniziare. Si può scegliere
di fare anche un sopraggitto dopo il secondo o terzo punto sotto
i quali si scorre: questo aiuta a fissare il filo. Talvolta i colori
scuri si scorgono quando sono fissati sotto colori più chiari. Assicuratevi
che questo non accada.
Una variante: se ricamate in maniera tale che sul dietro rimangono
solo linee verticali, provate a fare un sopraggitto o a intrecciare
in su (o giù) alcuni di questi punti verticali. Questa tecnica dà
ottimi risultati per un dietro ordinato.
Metodo
del cappio
Il metodo del cappio funziona solo con un numero pari di capi.
Per due capi, iniziate con un filo lungo, circa 36 o 40 pollici
(circa 90 o 100 cm). Piegatelo nel mezzo. Infilate l'ago così che
le due estremità siano la coda, vicino all'ago, e il "cappio" sia
l'estremità più lontana dall'ago. Iniziate il punto con l'estremita'
del "cappio" un po' sotto la stoffa. Quando l'ago ritorna giu' nel
lato inferiore, infilatelo tra il cappio e la stoffa, e tirate gentilmente.
Nodo
a perdere senza nodi
Iniziate con il filo sul lato superiore, a uno o due pollici (da
2,5 a 5 cm) di distanza da dove volete iniziare a ricamare. Lasciate
una coda di filo sul lato superiore.
Se piazzate accuratamente la coda prima di iniziare, questa verrà
ricoperta sul dietro man mano che ricamate i punti. Quando avrete
finito alcuni punti, tirate sul dietro la coda che rimane. Infilatela
sotto alcuni nuovi punti, se serve.
Nodo
a perdere
E' simile al metodo senza nodi descritto precedentemente. La differenza
è che la coda che rimane sul davanti è annodata, in modo che agisca
come un'ancora: iniziate la gugliata sul davanti. Dovrebbe iniziare più lontano
dal punto da ricamare rispetto al metodo precedente, poiché la coda
e il nodo sul davanti verranno tagliati quando i punti sono stati
ricamati.
Se piazzate accuratamente la coda prima di iniziare, questa verrà
ricoperta sul dietro man mano che ricamate i punti. L'eventuale
coda rimanente sul dietro viene infilata sotto i nuovi punti, se
serve.
Nodo
a perdere lontano
E' simile al metodo del nodo a perdere descritto prima.
La coda sul davanti è annodata, per agire come un'ancora. Iniziare
la gugliata dal diritto. Dovrebbe essere piazzata fuori dalla zona
da ricamare, così che la coda non viene coperta mentre si ricama.
In un tempo successivo, il nodo sul davanti viene tagliato, e la
coda rimanente sul dietro viene fatta scorrere sotto i punti esistenti.
Un nodo a perdere lontano dà maggior controllo sulla tensione del
filo e su come i primi e gli ultimi punti appaiono davanti.
Regola: tutte le crocette devono
andare nella stessa direzione. Non importa se la mezza croce inferiore
è "/" e quella superiore e' "\" o viceversa. Bisogna semplicemente assicurarsi
che ogni croce nel lavoro sia fatta nello stesso modo. (Per essere perfettamente
onesti, ci sono delle eccezioni a questa regola, come i 3/4 di croce.)
Le ricamatrici che usano il metodo tradizionale completano ciascuna
X man mano che procedono:
XXXXXXXX
Le ricamatrici che usano il metodo danese fanno prima le mezze croci
inferiori, quindi completano le X nel ritorno:
////XXXX
Molte persone utilizzano un misto tra le due tecniche. Esse usano
il metodo danese per la maggior parte dei punti, ma occasionamente fanno
croci isolate come una completa X.
Un'altra scuola raccomanda di fare le righe con il metodo danese e le
colonne con il metodo tradizionale. In questo modo sul dietro del lavoro
si ottengono trattini verticali.
Apparentemente, alcuni imparaticci antichi che sono stati fatti con
il metodo tradizionale sono sopravvissuti fino a oggi perchè la X tiene
unita la stoffa, e la fibra stessa che forma la X è meno soggetta a
consumo.
Il metodo "una-croce-alla-volta" funziona bene quando si ricama sopra
un solo filo, anziché gli abituali due, perché aiuta ad impedire che
il filo scompaia dietro la stoffa.
Molte persone trovano il metodo danese più veloce, e che causi meno
confusione nel determinare la posizione corrente.
Scegliete il metodo che vi piace, preferibilmente uno con cui il dietro
appaia ordinato. Anche se un dietro ordinato non è necessario per un
buon aspetto frontale del lavoro, normalmente aiuta.
Le croci parziali (1/4, 1/2 e 3/4) sono semplicemente delle croci
con dei bracci mancanti. Sono utilizzate per creare degli aspetti arrotondati
a un disegno (1/4 e 3/4) o un aspetto irreale, immateriale (1/2).
Le croci parziali (1/4 e 3/4) possono essere molto più facili da fare
sul lino o altri tessuti a tessitura regolare. Sull'aida, l'ago deve
forare nel mezzo del piccolo quadrato centrale per completare il punto.
Questa operazione può essere agevolata utilizzando un ago di piccole
dimensioni (n. 26 o 28).
Sul lino non e' necessaria nessuna "foratura", poiché l'ago scorre semplicemente
tra due fili.
1/4 di punto è fatto partendo da un angolo del quadrato e puntando l'ago
nel mezzo.
3/4 di punto è fatto perlopiù ricamando prima il braccio corto, come
un 1/4 di punto, e quindi completandolo con un 1/2 punto per fare le
altre due braccia. Notate che questa è una eccezione alla regola che
tutte le croci devono andare nella stessa direzione, poiché il braccio
lungo del punto può andare indifferentemente "/" o "\". Ci sono alcune
occasioni in cui le persone preferiscono scegliere di fare prima il
1/2 punto e quindi di ancorarlo con il 1/4 di punto, al fine di raggiungere
un certo effetto.
Spesso, 1/4 di punto e 3/4 di punto condividono un singolo quadretto.
Questo significa che una decisione è lasciata alla ricamatrice: quale
parte è l'1/4 e quale il 3/4?
La decisione spetta alla ricamatrice. Qui
elenchiamo diversi metodi, ognuno dei quali fornisce un diverso aspetto.
Se c'è del punto scritto a dividere le due parti, ricama due 1/4
di punto e lascia che sia il punto scritto a dividerli.
Determina quale parte è lo sfondo del disegno, e ricama da quella
parte 3/4 di punto (una eccezione può essere fatta per i dettagli
molto piccoli). Il punto scritto, se c'è, può essere fatto sopra
o all'esterno del braccio lungo del punto.
Se nessuna delle due parti fa parte dello sfondo, fai 1/4 di punto
con il colore che viene ricamato per primo. Completa con 3/4 di
punto quando ricami con il secondo colore.
Fai due 3/4 di punto.
Alcune volte uno schema prevede che una intera zona sia riempita con 1/2
punti invece di croci intere. Se non ci sono precise istruzioni, è lasciato
alla ricamatrice il compito di decidere la direzione dei 1/2 punti (se
uguali alle mezze croci inferiori o alle mezze croci superiori).
Le mezze croci "inferiori" sono piu' intuitive per alcune persone.
Le mezze croci "superiori" tendono a confondersi meglio con lo sfondo,
cosa che potrebbe essere l'effetto voluto.
Talvolta è il disegno stesso a rendere ovvia una determinata direzione.
Per esempio, i 1/2 punti utilizzati per rappresentare le penne in un'ala
dovrebbero probabilmente seguire l'inclinazione delle penne stesse.
Se non ci sono zone da ricamare tra due punti, si possono fare spostamenti
senza affrancare il filo, ma solo per brevi distanze. Questo significa
3 o 4 quadretti sull'aida o 4 fili sul lino.
Il filo può essere spostato per distanze maggiori se la zona tra i due
punti è stata ricamata. Quanto distante? Questo dipende da
quanto sono relativamente scuri i colori. Lo spostamento del filo dovrebbe
essere passato sotto i punti esistenti, ma talvolta i colori scuri traspaiono
quando vengono passati sotto colori chiari. Accertatevi che questo non
accada. Anche nelle migliori condizioni, probabilmente non dovreste
spostare il filo per più di 5 o 6 punti.
Provate a pianificare il vostro lavoro, cosi' che non sia necessario
spostarsi molto lontano per fare la prossima croce.
Cosa succede se un disegno ha delle croci isolate senza altri punti
vicini? Immaginate un disegno che rappresenti i fiocchi di neve con
crocette singole e sparpagliate. E richiede che ogni croce venga fatta
con tre capi di filo bianco su una stoffa scura. Provate a viaggiare
di croce in croce, ma il filo bianco si vede attraverso la stoffa. Cosa
fare?
Provate icosì: usate un capo solo di filo, ma ricamate
la prima metà del punto tre volte. Ora avete terminato la prima barra,
con tre capi. Fate lo stesso per la seconda metà del punto. Quando vi
sposterete verso il prossimo punto, un filo singolo sul retro non sarà
altrettanto visibile di tre fili.
Oppure usate i nodi: usate un capo solo per fare il punto
come descritto sopra. Quindi prendete le due estremità del filo, annodatele
per fissare il punto e tagliate le estremità. Un nodo fatto con un singolo
capo non sarà molto grande e non dovrebbe creare irregolarità sul davanti.
Se prevedete di presentare il ricamo ad un concorso, non fate nodi.
Non sorprendentemente, le tecniche per fermare la gugliata ricordano
quelle per iniziarla.
Regola: non annodare il filo. Un buon metodo è quello di far scorrere il filo sotto 4 o 5 punti sul
rovescio. Si puoò scegliere di fare un sopraggitto intorno ad uno dei
punti sotto ai quali si sta scorrendo. Questo aiuta a bloccare il filo.
Talvolta i colori scuri traspaiono quando sono passati sotto a quelli
piu' chiari. Assicuratevi che questo non accada.
Se ricamate in maniera che sul rovescio ci siano solo trattini verticali,
provate a fare un sopraggitto o tessere in su (o in giu) per alcuni
di questi punti verticali. Questa tecnica aiuta ad avere un rovescio
dall'aspetto molto ordinato.
Il punto scritto andrebbe fatto dopo che tutte le croci della zona
sono state completate. Il numero di fili da utilizzare è indicato normalmente
nelle istruzioni, e il caso più comune è di un filo solo.
Il punto scritto può essere fatto da sinistra a destra, da destra a
sinistra, dall'alto in basso, dal basso in alto, o anche in diagonale.
Tutto dipende da dove le evidenziazioni vanno fatte. Un punto scritto
da sinistra a destra verrra' fatto in questo modo (su nei numeri dispari,
e giu' nei numeri pari):
o-----o-----o-----o-----o
2 1 3
5 7
4 6 8
Per fare un angolo senza lasciare una diagonale sul rovescio: (su
nei numeri dispari e giu' nei numeri pari)
o 7
|
|
|
o 6 8
|
|
|
o-----o-----o
2 1 3
4 5
Alcune persone preferiscono la doppia filza. Questo e' vero in particolar modo se il punto scritto
le lascerebbe con il filo in mezzo al niente. Per fare una doppia filza,
andate avanti facendo un punto si e uno no (su nei numeri dispari e
giu' nei numeri pari):
o-----o o-----o o-----o
1 2 3
4 5 6
quindi tornate indietro, riempendo i vuoti:
o-----o-----o-----o-----o-----o
11 10 9
8 7
Per impedire che la linea appaia ondeggiante, siate regolari nel viaggio
di ritorno. Venite su sempre su un lato del punto gia' esistente, e
andate giu' sempre sull'altro lato. Ad esempio, venite su al di sopra
del punto 7 e andate sotto al di sotto del punto 8.
Fate lo stripping: ossia dovete dividere il filato nei fili individuali
e quindi ricombinarli. Così ci sono meno attorcigliamenti e nodi, e
le croci risultano più piatte. Per separare un filo dagli altri, prendi
la punta del filo tra il pollice e l'indice. Tirare verso il basso tutti
i fili rimanenti con l'altro pollice e indice. Sembrerà che si formi
un nodo. Bisogna avere fede. Tutto riesce alla perfezione.
Fate scorrere ogni singolo filo su una spugna umida appena prima di
utilizzarlo. Questo fa stare il filo molto più liscio e piatto. Ricordate:
alcune fibre, come la seta, non devono essere inumidite.
Se sapete in quale direzione tendete ad attorcigliare il filo, fate
una piccola torsione nella direzione opposta dopo ogni punto.
Provate ad infilare l'ago con l'estremita' "giusta" del filo.
Lasciate penzolare l'ago con una certa frequenza in modo che si disattorcigli.
Potete utilizzare questa tecnica per prevenire l'attorcigliamento: quando si fa la meta' superiore della croce, si tira l'ago e il filo
sul davanti del lavoro per iniziare il punto nel solito modo. Quindi
si mette la punta dell'ago tra i due capi giusto dove essi escono dalla
stoffa, in modo che l'ago punti nella direzione in cui deve andare per
completare la croce, e portatelo a finire il punto.
Il pallino nello schema indica dove l'ago andrà infilato per completare
il punto.
Nel caso in cui il grafico precedente non sia comprensibile, qui c'e'
una ulteriore descrizione.
Qui c'e' dell'ascii art per iniziare:
#
x
o
Porta l'ago sul davanti della stoffa nel punto "o". L'ago andrà
sul dietro del lavoro nel punto "x", ma non fare ancora nulla.
Prendi il filo che viene fuori da "o" e disponilo sulla superficie
del lavoro. Metti le dita sul punto "#" sui due fili e tienili sulla
superficie del lavoro. I fili dovrebbero giacere da "o" a "#", attraversando
il punto "x". Immagina che siano due mazze da golf che giacciono parallele
su ciascun lato della buca (la "buca" in questa analogia e' la "x").
Tenendo le dita su "#", punta l'ago in "x" tra i fili. Leva le dita
da "#".
Ora tira tutto il filo sul dietro. Vedrai che i due fili giacciono
perfettamente paralleli.
Il railroading elimina l'attorcigliamento nel filato, facendo sì che
le croci giacciano in maniera molto bella perché i due fili sono completamente
paralleli. L'attorcigliamento nel filato è in effetti trasferito piu'
in avanti nel filo, così si dovrà disattorcigliarlo un po' più spesso
rispetto a quanto lo si farebbe quando non si fa il railroading. Con
questo intendo che bisogna lasciare penzolare l'ago dal di sotto del
lavoro.
Il railroading rende anche la superficie del lavoro più piatta, migliora
la copertura del filato, e (alcuni dicono) massimizza la quantità
di luce riflessa dal filato.
Il railroading aggiunge tempo ad ogni punto. Quelle che ricamano nelle
competizioni applicano sempre il railroading. I giudici notano la
differenza.
Una scorciatoia è quella di fare il railroading solo sulla metà superiore
della croce, poichè questa è quella che si vede più chiaramente, sebbene
alcune ricamatrici dicano che possono vedere chiaramente anche la
metà inferiore del punto.
Fate una prova. Fate una fila o due di punti senza il railroading,
e alcune con il railroading applicato sia sotto che sopra. Vedrete
una differenza significativa. Ora fate una riga con il railroading
applicato solo sopra. Cosa ne pensate? C'è una differenza abbastanza
significativa da meritare il tempo extra?
Ci si abitua al railroading, e diventa una seconda natura, ma aggiunge
un sacco di tempo per finire il progetto. Sta a voi decidere se il
risultato vale il tempo extra. Come ho detto prima, i giudici sembrano
sapere la differenza!
Un laying tool può aiutare a tenere i fili non attorcigliati quando
si ricama con più capi di filo o altre fibre. Per utilizzarli ci vuole
una mano libera, quindi aiuta molto avere il lavoro in un telaio con
supporto.
Molte cose possono essere utilizzate come strumenti per distendere i
punti: un ago da tappezzeria molto grosso, un ferro da maglia molto
piccolo, un "trolley needle", o anche un vero e proprio laying tool.
Iniziate il punto tirando l'ago e il filo sul davanti come il solido.
Leggermente tirate il filo allontanandolo dalla direzione del punto.
Usate lo strumento per lisciare il filo contro la stoffa vicino a dove
il filo emerge dalla stoffa. Questo dovrebbe far sì che i capi giacciano
piatti e paralleli. Completate questa parte del punto puntando l'ago
nella stoffa e tirandolo dal rovescio come il solito. Come tirate il
filo verso il dietro, usate lo strumento per tenere una piccola tensione
nel filo. Questo manterrà i fili appena lisciati paralleli.
Ci sono diversi modi di tenere traccia di dove si e' arrivati:
Marcate con un evidenziatore o con un pennarello le diverse parti
sullo schema man mano che le finite.
Colorate l'intero disegno prima di iniziare a ricamare, usando colori diversi
per ogni simbolo. I colori non devono necessariamente essere simili
ai colori del filo.
Usando gli evidenziatori, utilizzo il giallo per marcare i simboli
del colore che sto per iniziare a ricamare. Ho il totale di ogni
simbolo nelle informazioni dello schema, così conto man mano che
coloro, in modo da essere sicura di colorarli tutti. Questo mi permette
di pianificare il percorso migliore che posso ottenere attraverso
lo schema. Come completo questi punti, ripasso il giallo con un
evidenziatore rosa. Ora quando guardo lo schema, tutto quello che
è arancione è completato.
Laminate lo schema con carta adesiva trasparente. Segnate le parti
man mano che le finite con un pennarello cancellabile a punta fine.
Lo schema puo' essere ripulito con un tovagliolo di carta quando
avete finito.
Mettete lo schema su un piano di metallo e usate un segnalino
magnetico che può essere spostato in giro man mano che ricamate.
Una variante è quella di utilizzare strisce di plastica su lavagnette
non magnetiche.
Usate bigliettini Post-It. Sono facilmente spostabili e trasportabili.
Imbastite una griglia sulla stoffa. Ad alcune persone piace la
griglia di 10x10 punti. Altre usano semplicemente una riga orizzontale
e una verticale che attraversano il centro. Una variante è quella
di imbastire un piccolo "righello" vicino al bordo della stoffa,
al di fuori dell'area del ricamo. Fate attenzione ad utilizzare
un filo di colore che non contrasti troppo con la stoffa, nel caso
in cui l'imbastitura si lasci dietro piccoli residui pelosi. Usate
un filo che non venga forato dall'ago così che possa essere tirato
fuori facilmente quando avete finito. Alcune persone trovano che
i fili da quilting vadano bene. Potete estrarre il filo quando lo
raggiungete, o ricamarci sopra e tirarlo fuori più tardi. Fate delle
prove per scoprire quale metodo va meglio per voi.
Il lino può essere a tessitura regolare o meno. Talvolta il lino a
tessitura non regolare è utilizzato per riprodurre i vecchi imparaticci.
Altri tessuti a tessitura regolare sono composti di cotone, fibre sintetiche
e misti.
La regola tradizionale dice di ricamare sull'aida con
un telaio e sul lino e gli altri tessuti a tessitura regolare "in mano".
Nella pratica, la gente fa quello con cui si trova meglio.
I tessuti a tessitura regolare si lavorano di solito su due fili. Questo
significa che un disegno fatto su un lino "28 count" (28 fili per pollice
- 11 fili per cm.) ha la stessa dimensione se lavorato su una aida "14
count" (14 quadretti per pollice - aida 55).
Le ricamatrici che hanno molta pratica di ricamo sul lino raccomandano
di iniziare vicino a un filo verticale. E' piu' semplice spiegarlo con
un disegno.
Se inizi la tua X con questa diagonale: "/", allora...
Con ricamo su un filo si intende il ricamare un disegno su lino o
altre stoffe a tessitura regolare su un filo di tessuto. Questo è fatto
spesso con un solo capo di filato, ossia "uno su uno".
Nella sezione precedente, abbiamo visto che un disegno ricamato su due
fili su un lino 28 count (28 fili per pollice) ha la stessa dimensione
che sulla aida 14 count (14 croci per pollice). Ma ricamando su un filo
su un lino 28 count abbiamo una immagine la cui dimensione è solo 1/4
delle precedenti.
Un problema può essere causato dalle croci che scivolano sul lato sbagliato
della stoffa. Questo accade più raramente se ogni croce viene completata
prima di iniziare la successiva. Ci sono anche altre tecniche aggiuntive
per prevenire questo problema. Due di esse sono descritte di seguito.
Nello schema successivo, venire su attraverso la stoffa nei numeri dispari
e scendere sotto nei numeri pari.
Ogni croce va sopra una intersezione dei fili della stoffa. Ogni intersezione
nella stoffa ha un filo orizzontale o verticale sopra.
Supponiamo che la prima metà della prima croce venga fatta venendo su
nell'"1" e andando giu' nel "2". Il punto sta venendo sopra ad un filo
orizzontale della stoffa. A causa di ciò, si dovrebbe andare orizzontalmente
al di sotto per trovare il buco iniziale per la seconda metà della croce.
Così, si viene su nel "3" e giu' nel "4".
Facciamo la prima metà del punto successivo. Poiché prima si e' andati
giu' nel "4", ora si deve venire su nel "5" e giù nel "6". Il punto
viene sopra ad un filo verticale della stoffa. Perciò, si dovrebbe andare
verticalmente al di sotto per trovare il buco iniziale per la seconda
meta' della croce. Così, si viene su nel "7" e giu' nell'"8".
Un secondo metodo usa il metodo danese ossia fare prima
le metà croci inferiori lungo una riga, e poi completare le croci nel
ritorno.
In questi schemi, si viene su nei numeri dispari e si va giù nei numeri
pari.
Nell'andata:
Con "tweeding" ci si riferisce all'uso di due
o più colori di filato nello stesso tempo (infilati insieme nell'ago).
Come dovrebbero giacere i due colori in relazione l'uno all'altro è
lasciato alla scelta personale. Alcune persone preferiscono avere un
aspetto uguale per ogni punto. Altre lasceranno invece "cadere" ogni
colore come capita, da punto a punto.
Il filo sfumato e' utilizzato per creare effetti interessanti e disegni
particolari. Sebbene si sia sempre liberi di fare come ci si sente in
vena, ci sono alcuni approcci piu' metodici. Il seguente e' un metodo,
ma non e' sicuramente l'unico.
Sciogliete il filo dalla matassina e arrotolatelo per la lunghezza su
una stecca da una yarda (circa 91,5 cm). Quelli che vivono in paesi
con il sistema metrico decimale dovrebbero tagliar via qualche centrimetro
dall'estremita' di una stecca da un metro.
Accuratamente tagliate il filo nel mezzo e a ciascuna estremità, ottenendo
quattro gruppi di filo. Due gruppi dovrebbero essere più chiari, e due
più scuri, globalmente. Unite i due gruppi più chiari insieme e considerateli
come un gruppo solo. Fate lo stesso con i due gruppi più scuri. Quando
ricamate il disegno, completate ogni X man mano che procedete.
Il punto nodini. Si incontra i molti schemi di punto croce. Per fare un punto nodini:
portate sul davanti del lavoro l'ago e il filo nel punto dove
bisogna fare il nodino
puntate l'ago nella stoffa a una piccola distanza da dove è uscito.
Non tirate tutto l'ago sul rovescio. Sul lino, la distanza sarà
di un filo. Sull'aida, puntate l'ago nel quadratino vicino.
avvolgete il filo due volte attorno all'ago, e tiratelo
continuando a tenerlo teso, fate scivolare i due avvolgimenti
giù lungo l'ago fino a che sono contro la stoffa. A questo punto,
dovrebbe assomigliare ad un nodino con l'ago che lo attraversa
tenendo il nodo stretto, finite di tirare l'ago e il filo rimanente
sul rovescio della stoffa.
Sta diventando sempre più comune nei disegni l'utilizzo di perline.
Le perline andrebbero attaccate dopo che il punto croce e il punto scritto
sono terminati.
Il filato può essere filo per perline, filo uguale al colore della perlina,
filo uguale al colore della stoffa o qualsiasi tipo
di filo trasparente. Ognuno di questi produrrà un effetto diverso, con
un filo chiaro che rende più brillante il colore della perlina e un
filo scuro che smorza il colore.
L'ago puù essere un ago da perline o un ago da tappezzeria #28.
Il metodo piu' semplice di attaccare una perlina e' con un mezzo punto
o con un quarto di punto.
Un metodo per evitare che le perle pendano o scivolino richiede due
capi di filo. Attaccate la perlina con un mezzo punto, venendo su dal
primo buco, attraversando la perlina, e andando giù nel secondo buco
(in diagonale). Quindi, ritornate su dal primo buco, dividete i due
capi di filo intorno alla perlina così che ognuno di essi vada su un
lato, e tornate giù nel secondo buco.
Un'altra tecnica, che si dice vada bene per fare le righe, inizia con
le perline attaccate lungo la riga con mezzi punti. Alla fine della
riga, il filo è fatto correre indietro fino all'inizio attraverso le
perline, sopra la stoffa.
Un altro metodo ancora utilizza un punto croce completo. Attaccate la
perlina utilizzando un mezzo punto, quindi completate la croce attraversando
di nuovo la perlina. L'ordine e la direzione dei due mezzi punti determina
se il buco nella perlina punta da lato a lato o dall'alto in basso.
Dovreste firmare e datare il vostro lavoro? fatelo!
Siate orgogliose delle vostre capacità. Firmare può anche rendere un
pezzo più prezioso, man mano che gli anni passano.
Alcune persone utilizzano inchiostro permanente e firmano sul bordo,
dove verrà nascosto dalla cornice.
La maggior parte delle persone trova il modo di ricamare il loro nome
e la data con lettere minute, su uno o due fili.
Ci sono diverse cose che potete fare per rendere una firma visibile
ma non appariscente. Per esempio, utilizzare un colore che è solo di
un tono o due più scuro della stoffa. O incorporare la firma in una
ombra, utilizzando il colore dell'ombra. O metterla sotto un oggetto,
utilizzando il colore dell'oggetto. O trovare un modo per renderla parte
del disegno...
Lavate sempre il lavoro quando e' completato. Non importa quanto
spesso lavate le mani prima di ricamare, ci saranno i grassi cutanei
rimasti che potrebbero causare macchie e danni piu' tardi.
Non lavate a secco, se possibile. I prodotti chimici possono avere
effetti a lungo termine. Se il lavoro viene perso dalla lavanderia,
sarete rimborsati solo del costo dei materiali. Alcune stoffe e
fibre (lana e seta) possono richiedere il lavaggio a secco. In questo
caso, andate da un pulitore dall'ottima reputazione, e parlate ampiamente
con lui del miglior modo per fare la pulitura.
Lavate a mano ciascun pezzo individualmente in acqua fredda o
tiepida. Per gli oggetti estremamente delicati, utilizzate acqua
distillata a temperatura ambiente. Per pulire, utilizzate qualcosa
che sia a pH neutro e che non abbia agenti sbiancanti. Non usare Woolite,
detergenti aggressivi o candeggina perché i colori possono stingere.
Lasciate il progetto ammollo per diversi minuti. Risciacquate abbondantemente,
ma non strofinate o strizzate. Se il colore stinge, ripetete il
tutto fino a quando l'acqua rimane limpida. Alcune persone aggiungono
aceto nell'acqua quando lavano a mano, per aiutare a impedire che
i colori stingano.
Togliete il lavoro dall'acqua e mettetelo su un asciugamano di
spugna bianco pulito. Arrotolatelo come un rotolo di pan di spagna,
per togliere l'acqua in eccesso. Mentre è ancora umido, mettetelo
a faccia in giù su paio di asciugamani e stiratelo con un ferro
da stiro senza vapore con calore per lana o lino fino a quando è
asciutto. Provate a non muovere avanti e indietro il ferro da stiro.
Potreste usare un telo per ricoprirlo, in effetti dovreste usare
un telo se ci sono fili metallici. Il processo di stirare fino a
quando si asciuga previene asciugature irregolari e grinze della
stoffa e dei filati. Lasciate asciugare il pezzo all'aria per altre
24 ore prima di incorniciare.
Filato
che stinge
Se vedete che la tintura
da uno dei filati ha macchiato la stoffa, cosa fare?
Se le fibre non sono lavabili, potreste essere sfortunate. Ma se
sono lavabili, o se voi decidete che le cose sono messe così male
che non avete nulla da perdere, provate il seguente consiglio.
Se la macchia appare mentre state lavando il ricamo, non lasciatelo
asciugare. Risciacquate e lasciate a mollo il ricamo in acqua fredda.
Continuate a risciacquare e lasciare a mollo fino a che la macchia
è sparita e l'acqua di risciacquo è chiara. Il procedimento può
richiedere pochi minuti o diverse ore.
Se vedete una macchia di tintura su un ricamo asciutto, mettete
acqua molto fredda nel vostro lavandino o in un catino non metallico
e piano. L'acqua dev'essere profonda solo quanto basta per coprire
il ricamo mentre è adagiato in piano sul fondo del lavandino. Metteteci
sopra uno strato di ghiaccio. Lasciate tutto in ammollo senza strofinare.
Rimpiazzate l'acqua e il ghiaccio quando necessario.
Ruggine
Mescolate un cucchiaino da te di
acido ossalico in una tazza di acqua bollente
Picchiettate le macchie con un panno pulito inzuppato
nella soluzione e quindi sono sbiadite via fino a ridiventare un
bel bianco. Dopo che si è asciugato lavate.
Non tutti i lavori hanno bisogno di essere incorniciati come un quadro.
I ricami si possono trovare anche su cuscini, biancheria, abbigliamento,
coperchi di scatole, gioielli e così via.
Se volete incorniciare il vostro lavoro, qui ci sono alcuni suggerimenti.
Se portate il vostro lavoro da un corniciaio, chiedete se fanno cornici
di conservazione. Assicuratevi che siano a conoscenza dei punti seguenti.
Non fare nulla che non possa essere disfatto diversi anni dopo.
Evitare qualsiasi cosa che possa esporre il lavoro a lungo a prodotti
chimici, metalli o acidi.
Tagliare la cimosa prima di incorniciare.
Fare un zig-zag ai bordi, o cucire della mussola non candeggiata
ai bordi.
Utilizzare cartoncino bianco non trattato come sostegno. Sono
disponibili nei negozi di cornici, nei negozi di belle arti, e cartolerie.
Fatevelo tagliare nel negozio, o usate un taglierino a casa. Fatelo
di 3 mm piu' piccolo della cornice che utilizzerete.
Evitate il cartoncino normale e la carta, poiché hanno alti contenuti
di acidi. Gli acidi possono danneggiare la stoffa con il tempo.
Non utilizzate cartoncini adesivi. Le sostanze chimiche possono
danneggiare la stoffa, e la colla può diventare il pranzo per dei
piccoli insetti.
Centrare il pezzo sul sostegno. Ripiegare sul dietro la stoffa
in eccedenza e piegare in dentro gli angoli. La stoffa sul davanti
dovrebbe essere tesa ma non tirata. Usare filo interdentale non
cerato, filo da quilting o altro filo robusto per allacciare la
stoffa al supporto. Allacciate prima i lati lunghi, cucendo da sinistra
a destra e indietro, qualcosa di simile all'allacciare una scarpa
con solo una estremità del laccio. Distanziate i punti di circa
un pollice (2,5cm). Assicuratevi che il filo sia teso in maniera
uniforme. Ripetete l'allacciamento per i lati cordi. Rimuovete gli
spilli, poiche' anche gli spilli inossidabili potrebbero arrugginire
nel tempo.
Se utilizzate i passepartout, assicuratevi che siano fatti di
fibre vegetali naturali e senza acidi (anziché di polpa di legno
riciclata e trattata). Prendete in considerazione questo tipo di
passepartout anche per i passepartout doppi e tripli, dove non tutto
il passepartout viene a contatto con la stoffa. I passepartout normali
invecchiano molto piu' velocemente, e rilasciano esalazioni.
Dovreste usare il vetro? Come per le altre cose, sta a voi decidere.
Da un lato, il vetro puo' proteggere dalla polvere e dall'inquinamento.
Dall'altro lato, può intrappolare l'umidità e causare la muffa.
Se utilizzate il vetro, accertatevi che non tocchi il ricamo. Degli
spaziatori o un passe-partout vanno bene per questo scopo. Il vetro
normale va bene. Il vetro antiriflesso standard non va bene, poiché
lascia passare più raggi ultravioletti, e può rilasciare sostanze
chimiche. Il vetro UV va molto bene, ma è costoso. Decidete quanto
vale per voi il vostro lavoro, e siate disposti a pagare di conseguenza.
Il ricamo sulla garza di seta è in effetti una forma di piccolo punto,
ma una persona con un po' di pratica di punto croce non dovrebbe aver
problemi a ricamare sulla garza di seta (ad eccezione probabilmente
di problemi di vista).
La stoffa è una speciale rete di seta fatta in origine per la professione
medica per il trattamento di ustioni. Sebbene diverse misure di reti
siano disponibili, quella più comunemente utilizzata per il ricamo è
la 40-count. Questo significa 40 punti per pollice (circa 157 in 10
cm), o 1600 punti per pollice quadrato. Questa garza è molto costosa,
a oltre 300$ (si', trecento dollari) per iarda (91,5 cm). Fortunatamente,
anche poca stoffa dura per molto tempo. La garza venduta per il ricamo
si trova normalmente montata in una cornice di cartoncino, ed è venduta
in misure come 5" x 7" (12,7 x 18 cm). Tenete la garza nella cornice
mentre ricamate, e rimuovetela dopo aver finito.
Il filo usato normalmente per il ricamo è di seta o di cotone. Usate
un solo capo del filato. Non serve che la gugliata sia molto lunga,
probabilmente 10" (25,4 cm) o giù di lì.
L'ago dovrebbe essere corto e appuntito, come un piccolo ago da ricamo.
Lo schema può essere uno qualsiasi degli schemi per il punto croce.
Tenete presente che non sarete in grado di fare i quarti di punto. Inoltre,
ogni aggiunta come le perline sarebbe troppo grossa. Notate che seguiamo
la tradizione del punto croce piuttosto che quella del mezzo punto quando
si tratta di riempire lo sfondo: non si riempie lo sfondo a meno che
lo schema non lo richieda. La garza si può vedere.
Il punto utilizzato è il seguente: venite su nei numeri dispari e andate giù in quelli pari:
1 3 5
/ / /
/ / /
/ / /
/ / /
/
/ /
2
4 6
Non trasportate i fili sul retro in una zona che non verrà ricamata,
perché trasparirebbero sul davanti.
Se avete problemi per vedere l'area di lavoro (e la maggior parte delle
persone li avrà), utilizzate una lampada con lente di ingrandimento
e tenete la garza su uno sfondo scuro.
Questo è un modo di fare i ricami a fili contati su tessuti con trama
non regolare. Il canovaccio a perdere è un tipo speciale di stoffa a
trama regolare disponibile in diverse dimensioni di trama. La stoffa
è inusuale in quanto i suoi fili sono tenuti insieme dall'amido. Questo
fornisce una griglia per fare il punto croce o altri ricami a fili contati.
Quando il ricamo è terminato, il canovaccio viene rimosso inumidendolo
per eliminare l'amido che tiene insieme i fili. I fili vengono quindi
rimossi uno alla volta, con le pinzette.
Crune. Le scelte vanno da rotonda a ovale a ovale lunga o corta.
Le crune tonde sono le piu' piccole, e le ovali lunghe le piu' larghe.
Le ovali corte sono molto simili alle crune tonde, ma piu' convesse.
Piu' larga e' la cruna, meno sfrega sul filo che state utilizzando.
Il cotone perle' ha bisogno di una cruna ovale, cosi' come la lana
da ricamo. Per il filo da cucito va bene una cruna tonda. Gli aghi
piu' grossi hanno crune piu' grosse, ma la forma di base non cambia.
Diametri. E' cio' che rende diversa una misura di ago dall'altra.
Piu' e' grosso l'ago e piu' e' piccolo il numero della misura. Ci
sono due diverse numerazioni: una va da 1 a 15, l'altra da 13 a 28.
In entrambi i casi un numero grande corrisponde ad un ago piccolo.
Come diventano piccoli, gli aghi diventano anche piu' corti. Un numero
basso corrisponde ad un ago piu' grosso e piu' lungo e con una cruna
piu' grande.
Punte. Gli aghi da tappezzeria sono spuntati, mentre tutti gli altri
aghi hanno una punta acuminata. Gli aghi per la pelle hanno una punta
triangolare con piccole estremita' taglienti per tagliare un buco
triangolare nella pelle mentre si usano. Anche alcuni aghi per vele
sono fatti cosi'. Persino gli aghi per le perline sono appuntiti,
sebbene siano spesso cosi' piccoli che diventa difficile dirlo.
Forma. Beh, sono tutti lunghi e sottili, ma la cruna crea o meno
un rigonfiamento che fa differenza quando si fa il punto nodini (french
knots) o il punto vapore (bullion knots). Per fare piu' facilmente
questi punti, avrete bisogno di un ago scorrevole e un ago con la
cruna tonda ha il minor rigonfiamento, mentre quello con la cruna
ovale ha il piu' grosso rigonfiamento. Gli aghi per trapunte e da
tappezzieri sono curvi, per fare i punti nella stoffa dove il rovescio
non e' raggiungibile.
Lunghezza. Alcuni aghi sono molto lunghi, come quelli per infilare
perline, da modista, o per fare le bambole. Alcuni sono cosi' corti
che non ci avreste mai pensato, come i "betweens" che misurano meno
di un pollice (quindi meno di 2,5 cm). La lunghezza varia a seconda
dello scopo, ma gli aghi di diametro maggiore sono anche piu' lunghi
dello stesso tipo di ago di misura minore. Cosi' un ago 18 da tappezzeria
sara' piu' lungo e grosso di un ago 24 da tappezzeria.
Cosi', mettiamo insieme tutto questo ed elenchiamo quali caratteristiche
hanno i diversi tipi di ago.
Tappezzeria. Cruna ovale (le misure piu' piccole hanno un ovale
allungato), lunghezza media, spuntati. Misure da 13 a 28. Utilizzi
comuni: punto croce, mezzopunto, lavori a fili contati.
Ricamo. Cruna ovale, lunghezza media, appuntiti. Misure da 1 a 13.
Utilizzi comuni: ricamo, ricamo con nastri (ribbon embroidery), ricamo
con lana, punto smock con filati speciali.
Sharps (appuntiti generici). Cruna tonda, lunghezza media, appuntiti.
Misure da 1 a 13. Utilizzi comuni: cucito a mano, punto vapore (bullion
knots) e punto nodini (french knot) nei lavori a fili contati, punto
smock.
Betweens. Cruna tonda, corti, appuntiti. Misure da 1 a 13, difficile
trovarli piu' grandi del numero 7. Utilizzi comuni: quilting a mano,
ricami minuti come il punto ombra.
Beading (per perline). Cruna tonda, molto lunghi, appuntiti. Misure
da 10 a 15 corrispondenti all'insieme di misure 13-28. Utilizzi comuni:
applicazione di perline e di paillettes.
30.2. Telai e simili
La maggior parte di coloro che preferiscono la stoffa tesa tendono ad
evitare i telai tondi (hoop) a favore dei telai a rullo (scrollbars)
o a cornice (stretcher bars) quando lavorano sul lino, poiché i telai
tondi possono danneggiare la stoffa.
Mettete il vostro lavoro nel telaio dal rovescio. Questo fa
sì che il davanti del disegno non tocchi nulla quando il telaio è appoggiato.
Da' anche maggior agio sul rovescio per fissare le gugliate.
Supporti per telai. La maggior parte degli articoli
successivi possono essere utilizzati con un supporto. Ad alcune
persone piacciono i supporti, poiché possono ricamare "a due mani".
Questo è un metodo nel quale una mano è sempre al di sopra della
stoffa e l'altra è sempre al di sotto. Anche le persone che hanno
problemi a reggere i lavori per lungo tempo possono trovare utili
i supporti--essi aiutano ad evitare o ridurre gli effetti di tendiniti,
artriti e crampi.
Ci sono supporti da grembo che stanno a cavalcioni del
grembo della ricamatrice o che sono ancorati da una parte e hanno
una parte su cui sedersi. I supporti piu' grossi sono modelli da
terra e possono richiedere una grossa quantita' di spazio. Alcuni
sono forniti di supporti per gli schemi, sostegni per lampade e
anche portariviste.
Un beneficio secondario e' che i supporti sono normalmente bene
in vista con il lavoro corrente molto visibile, pronto per ricevere
complimenti e che reclama di essere ricamato.
Telai rotondi: sono fatti di legno
o di plastica, sono poco costosi, si trovano facilmente e ci sono anche alcuni di forma ovale.
Una variante del telaio rotondo e' costituita da un anello esterno
di plastica e da una anello a molla interno di metallo.
Telai a rullo. Un set di scroll bars consiste in due scroll bars di
legno e due spaziatori. La stoffa e' attaccata alle scroll bars
(che assomigliano a tondini). Gli spaziatori tengono distanti le
scroll rods. Queste possono essere attaccate con viti ad aletta
(piu' economiche) o con pomoli di legno (piu' costosi).
Ci sono diversi modi di attaccare la stoffa. Una barra puo' avere
una striscia di materiale resistente graffettata su di essa. La
stoffa del lavoro viene quindi imbastita, utilizzando un filato
robusto come quello per quilting. Un altro tipo ha una fessura nella
barra in cui viene piazzata l'estremita' della stoffa. Una terza
modalita' utilizza una scanalatura nella barra e un bastoncino per
tenere la stoffa nella scanalatura.
Le barre e i distanziatori sono disponibili in molte misure. Scegliete
la barra di una misura un po' piu' larga della vostra stoffa. La
parte di stoffa piu' lunga degli spaziatori viene arrotolata sulle
barre.
Una parte maggiore di lavoro e' visibile rispetto ai telai tondi.
La tensione non e' uguale nelle direzioni orizzontale e verticale,
ma questo non si nota troppo se la tensione delle barre e' tenuta
molto ferma.
E' possibile acquistare un set di base di barre ad un prezzo abbastanza
economico, cosi' potete provarle e vedere se vi piace.
Suggerimento--Segnate il centro delle barre, per centrare piu' facilmente
la stoffa. Quanto imbastite la stoffa sulle barre, partite dal centro
e lavorate verso le estremita'.
31. Trama e ordito
Importa in quale senso vanno la trama e l'ordito quando si fa un ricamo
a punto croce?
Nella tessitura, i fili dell'ordito vanno in senso verticale, mentre
quelli della trama vanno in senso orizzontale. La cimosa va in senso
verticale, nella stessa direzione dell'ordito.
Alcune persone raccomandano di ricamare in modo che i fili dell'ordito
vadano dall'alto in basso, con la cimosa a lato. Se il lavoro deve essere
appeso dall'alto, come un bell pull, potrebbe fare una differenza.
In generale, le direzioni della trama e dell'ordito influenzano il punto
croce? Ci sono opinioni decise per entrambe le possibilita'. Se notate
una differenza, allora fate quello che risulta meglio.
Se si vuole determinare trama e ordito su un pezzo di lino senza cimosa:
Sfilare un filo da ciascuna direzione. Il filo dell'ordito sara'
piu' diritto, mentre quello della trama sara' ondulato.
Se la stoffa e' quadrata, rimuovere un filo da ciascuna direzione.
Il filo piu' corto sara' dell'ordito e quello piu' lungo della trama.
Tirare leggermente la stoffa. I fili dell'ordito non si estenderanno
quanto quelli della trama.
La quantità di filo necessaria per un progetto può variare da ricamatrice
a ricamatrice. Lo schema sottoindicato dovrebbe essere utilizzato solo
come una guida generale. Potreste ottenere meno punti per matassina
se state facendo un progetto molto complesso o se avete una "mano" morbida.
Trovate il "count" (numero di punti per pollice) nella colonna di sinistra,
e andate avanti nella riga.
Trovate il numero di fili utilizzati in cima alla tabella e andate in
giù.
Il numero di punti per matassina di filo si trova dove i due si intersecano.
Versione
italiana di Needlework FAQ: Counted Cross Stitch Tutorial - Kathleen M. Dyer - June 13, 2000
Copyright 1994-2000 Kathleen M. Dyer - All rights reserved - Traduzione di Stefania Bressan